Meno male che Greta c’è. Le critiche stanno a zero

Tutti sempre a criticare. E ci vuole coraggio a criticare l’entusiasmo di una sedicenne che sta lottando contro il cambiamento climatico. Ma veramente fate? Che problemi avete?
Proiettate le vostre insicurezze, le vostre frustrazioni e le vostre “l’avrei voluto fare io” su Greta Thunberg. E per questo siete delle brutte persone. E vi serve uno psicoterapeuta competente.
Offesa per il suo aspetto, offesa per le sue azioni. Ma dico, meno male che Greta Thunberg c’è.
Le vostre critiche stanno a zero.

GRETA E L’EFFETTO PAPEETE. LA CRITICA DI GRAMELLINI

Sono alquanto infastidita dall’editoriale di Massimo Gramellini che ho letto oggi. Il giornalista de Il Corriere punta il dito contro Greta Thunberg chiosando “Attenta all’effetto Papeete.” Un caffè proprio amaro. Sì, Gramellini ha affiancato Matteo Salvini a Greta Thunberg.
Ma Gramellini avrà mai avuto sedici anni? L’entusiasmo di cui ci si anima in quegli anni l’ha mai provato?
È una vera e propria fortuna che questa adolescente conosca questo sentimento. Se penso all’appiattimento degli affetti e la pochezza di interesse che attraversa molti giovani di questa ultima generazione, quello che vedo in Greta per me è un miracolo.
Un miracolo perché è riuscita, con i suoi strumenti, a coinvolgere tutti. Soprattutto i giovani, distratti principalmente dai social network. Grazie a lei ora sono meno distratti e finalmente sono interessanti a qualcosa che li circonda: l’ambiente.
La giovane attivista svedese è arrivata a New York per il summit sul clima all’ONU del 23 settembre. Ha affrontato 15 giorni di traversata dell’Atlantico a bordo del Malizia II di Pierre Casiraghi. Per raggiungere gli Stati Uniti, Greta ha scelto un viaggio a zero emissioni.

“Neanche fossi la pronipote vichinga di Cristoforo Colombo. […] Basta sentirsi al centro dell’universo e circondarsi di laudatori adoranti per perdere il contatto con la realtà e ritrovarsi, al risveglio, in minoranza persino con sé stessi.”
Ma che gioia prova Massimo Gremellini a screditare Greta? Vorrei proprio capirlo.
Una sedicenne che fa un viaggio di 15 giorni, affrontando mare mosso, vento forte e altre intemperie, grida Terra! appena è arrivata è un gesto meraviglioso. Emblematico.
Gremellini, insieme a tutti coloro che sbeffeggiano dall’alto del loro piedistallo, dovrebbero fare tesoro di questi gesti. Genuini e appassionati.

GRETA THUNBERG: L’ADOLESCENTE CHE SENSIBILIZZATO GLI ADULTI

Classe 2003, svedese, capelli lunghi e sguardo vispo. Greta Thunberg ha iniziato da sola lanciando quello che poi è diventato un movimento studentesco internazionale, il Fridays for Future.
Da circa un anno l’attenzione sul cambiamento climatico è diventato fondamentale grazie anche a lei, che con un semplice cartello scritto a mano, ha iniziato a protestare contro l’inquinamento, causato proprio dagli adulti che hanno chiuso non uno, ma due occhi sugli effetti dannosi sull’ambiente.
Greta Thunberg ha sensibilizzato tutti sui rischi del cambiamento climatico. La sua piccola grande missione è costante e sta portando a risultati concreti. Sarà difficile che la Terra possa tornare immacolata e ricca di risorse naturali come lo era prima. Ma sicuramente con azioni pro ambiente – dalla differenziata alla diminuzione di consumo di carni – un cerotto è stato già messo su quella brutta ferita aperta.
Un semplice sciopero di una ragazza si è trasformato in un movimento pacifista e ambientalista che striglia gli adulti affinché questi prendano coscienza e si attivino sul da farsi.
Greta misura tutto con il “metro dell’eccezionalità”? Ben venga. Meglio l’eccezionalità sua che la normalità atrofizzata degli altri che non fanno nulla.

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