Retrospettiva di Botero a Roma. Unica, riconoscibile e coerente

Retrospettiva di Botero a Roma
unica, riconoscibile e coerente

Formosità, morbidezza, voluminosità. L’arte di Fernando Botero è unica, riconoscibile e coerente. Giovedì 4 maggio sono stata alla conferenza stampa di presentazione della mostra di Botero con Fernando Botero in persona. Si tratta di una grande retrospettiva dell’opera dell’artista di origini colombiane.
È tanto curiosa quanto affascinante l’arte di Botero. In un momento storico in cui si porta avanti lo slogan “grasso è bello” ma nella realtà le vetrine e le riviste gridano altro, Botero trionfa con la sua rappresentazione pittorica di un’arte tanto irreale quanto esasperata.

Il volume che l’artista colombiano inserisce nei suoi dipinti e nelle sue sculture hanno a che fare con il piacere. Fateci caso. Se osserviamo un quadro di Botero, non ci può non venire in mente se non l’abbondanza. Ma con un’accezione positiva. L’abbondanza è connessa all’esaltazione della vita. Per quanto i soggetti abbiano a volte lo sguardo perso nel vuoto, con quei volumi esagerati e i colori spesso tenui l’artista associa la voluminosità al desiderio. Non è strettamente connesso al desiderio erotico, quanto a quello più ancestrale. Nell’antichità abbondanza era sinonimo di bellezza. Tutt’ora, soprattutto in America Latina le formosità di una donna è considerata una virtù più che un difetto.

«Credo molto nel volume, in questa sensualità che nella pittura suscita piacere allo sguardo. Un quadro è un ritmo di volumi colorati dove l’immagine assume il ruolo di pretesto».

L’abbondanza è soprattutto femminile. Tra le opere sono presenti molte donne, austere, senza malizie anche se nude. Cioè che sciocca nell’ammirare i dipinti e le sculture di Botero è che questa dilatazione di forme sembra essere leggerissima. Non si ha l’impressione di pesantezza, ma di raffinata leggerezza.

La mostra è stata organizzata non in senso cronologico, ma stilistico. Sono presenti otto sezioni (sculture, versioni da antichi maestri, nature morte, religione, politica, vita latino-amaricana, nudi, circo).

L’arte di Botero è quindi l’esaltazione delle forme e in questa c’è tutta la sensualità, elemento che dà piacere. E ve lo daranno tutte le opere presenti alla mostra. Tele enormi, sculture tondeggianti. Sarà divertente.

La mostra di Botero apre a Roma dal 5 maggio fino al 27 agosto 2017 al Complesso del Vittoriano – Ala Brasini. È promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale – Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, con il patrocinio della Regione Lazio e dell’Ambasciata di Colombia in Italia. È organizzata e co-prodotta dal Gruppo Arthemisa e MondomostreSkira, è curata da Ruby Chiappini in stretta collaborazione con Fernando Botero.

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