Liu Bolin in Mostra a Roma. Al Complesso del Vittoriano dal 2 marzo

Liu Bolin – The invisible man arriva a Roma. La prima mostra dedicata all’artista cinese definito “l’uomo invisibile” verrà inaugurata il 2 marzo al Complesso del Vittoriano. Nell’arte del camouflage, Liu Bolin è incredibile. Le sue straordinarie performances sono amate dal pubblico. A Roma verrà celebrato con una mostra antologia attraverso l’esposizione di oltre 70 opere.

Per comprendere la sua arte, bisogna sapere alcune cose della sua vita. Nel 2005 l’amministrazione di Pechino ordina di abbattere il quartiere Suojia Village. Lì risiedono molti artisti che sono critici con il Governo. Nel 1973 Liu Bolin – ai suoi esordi come artista – si mimetizza con le macerie del suo studio. Poi si fa fotografare e divulga la foto. È così che l’artista dà il via ad una protesta silenziosa e “trasparente”. Il successo che riscuote è enorme.

È tra gli artisti contemporanei più talentuosi e interessanti. Liu Bolin è capace di nascondere messaggi sociali di forte impatto attraverso immagini apparentemente semplici. Attraverso la pittura, l’installazione e la fotografia, l’artista realizza la sua arte.

Diciamo che possiamo definire la sua arte come una performance che ha l’obiettivo di lanciare dei messaggi forti che oscillano tra il peso della storia e le conseguenze del progresso.

Liu Bolin si è fatto fotografare davanti ai più importanti monumenti del mondo. Davanti a librerie e scaffali dei supermercati. Ma anche davanti opere d’arte, a montagne di rifiuti e tra gli immigrati.

La sua fama è cresciuta tanto da diventare un’icona per dei grandi brand come Moncler. Il noto brand franco-italo che produce piumini di lusso utilizza un camouflage di Liu Bolin. Non solo. Ci sono anche Tod’s, Ferrari e tanti altri.

La mostra al Vittoriano racconta la storia di Liu Bolin. Dalla prima performance a Pechino fino agli scatti più recenti del 2017 alla Reggia di Caserta e al Colosseo. Questi ultimi sono stati realizzati per la mostra romana e saranno esposti in anteprima mondiale. Con il patrocinio della Regione Lazio e Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e quello della Fondazione Italia Cina, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la Galleria Boxart ed è curata da Raffaele Gavarro.

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