Talento e bluff, nella vita ci vogliono entrambi. Il caso di Imen Jane

Il talento c’è. Come il bluff. Imen Jane non è laureata in economia, ma è una brava divulgatrice. Quanto è importante ancora il titolo? E perché ha dovuto mentire?
La terrò d’occhio e fatelo anche voi che ora puntate il dito contro. Perché, a mio avviso, allo scoccare dei 30 anni o giù di lì, sarà a capo di un’azienda o avrà l’incarico di qualche Ministero. Magari proprio il Ministero dell’Economia e degli Esteri.

Imen Jane, l’influencer che ha ingannato tutti. Ma chiede scusa e va avanti

Su Instagram si dichiarava economista. È co-fondatrice di Will media che, come riporta Repubblica, ha raccolto 1,2 milioni di euro di investimenti. La frase che la rappresenta è “Prendi parte al futuro” perché “il futuro lo facciamo noi, ogni giorno”. È sull’annuale lista di Forbes che l’ha scelta perché è una mente brillante under 30. È amica di Davide Dattoli, fondatore di Talent Garden.
Imen Jane è diventata popolare raccontando ai suoi 300mila seguaci su Instagram temi principali della politica internazionale e dell’economia.
L’importante – scrive Imen in un post su Instagram – è “non piangersi addosso […] Perché anche se ora ci sembra lontano, il futuro arriverà. E noi dovremo essere pronti a ricostruirlo insieme”.

Dagospia ha alzato un polverone “smascherandola”: la 26enne economista non è laureata in economia alla Bicocca. Lei modifica la sua bio su Instagram.

Dietro il grande bluff, c’è sostanza e talento

Resta che ha tenuto speech da Google, ha raccontato la sua storia nella sede di Facebook, ha ricevuto diversi riconoscimenti. Ha stretto mani importanti: da Mattarella all’economista Cottarelli che gli ha chiesto di collaborare insieme. È stata spesso al Teatro alla Scala e al Parlamento Europeo. Invitata spesso in Tv. Ha fatto tanti viaggi in posti molto belli. Tutto questo a soli 26 anni.
Imen Jane non sarà laureata, ma ha vinto tutto. Ha sostanza e talento. Sta lavorando per costruire il suo futuro. Divulga informazioni senza basarsi sul sensazionalismo, ma su fatti reali. Ha creato un format smart in cui in 15 secondi racconta pillole di economia. Ha lanciato Will media, una community di informazione digitale che ha raggiunto 90mila follower in 1 settimana. La redazione di Will è composta da circa dieci persone, l’età media del team è di 25/26 anni, si tratta di autori, grafici, data analyst, video maker.
Cavalca l’onda e si circonda di persone influenti. Chi non lo farebbe?

Perché mentire sul titolo? La domanda che rivolgo a Imen Jane

“Si può essere autorevoli anche con una comunicazione più leggera e al passo coi tempi. Dobbiamo prendere atto che sono cambiate le abitudini, prima si guardava la Tv o si leggevano i giornali di carta, adesso si va sui social.” A dichiararlo è stata proprio Imen Jane su Startupitalia.  
Mi domando allora perché mentire sulla laurea? È davvero così importante il titolo quando sui social diventi autorevole su argomenti difficili e importanti come l’economia e la politica internazionale?
Senza il titolo alla Bicocca, Imen Jane non avrebbe mostrato ugualmente il suo brillante talento? Non sarebbe apparsa ugualmente intraprendente agli occhi di altri talenti come Alessandro Tommasi (CEO di Will) e Davide Dattoli? Non avrebbe stretto rapporti di collaborazione con esperti del settore come Carlo Cottarelli?

Competenza ed esperienza valgono più del titolo con marca da bollo

Siamo una massa di rosiconi. Ecco cosa siamo. Lo shitstorm è piovuto su Imen Jane. Amen! Durerà il tempo di una stories su Instagram e verrà archiviata.
Tutti sbagliano, ma quanti chiedono pubblicamente scusa?
Come indica Forbes, Imen Jane è una giovane di talento da tener d’occhio. E come ho scritto prima, in poco tempo sarà dirigente di qualche grossa azienda, se “le va male”. Lì voglio vedere quanti di quelli che ora la criticano, non le invieranno un curriculum.
È questione di tempo.

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