Shakespeare in Love, un debutto avvincente e romantico

Sono partita con qualche pregiudizio, sciolto appena ho visto gli attori sul palco del teatro Brancaccio. A caldo dico: Sì, andate a vedere Shakespeare in Love. Questo è il mio consiglio. E vi racconto perché.

Perché pregiudizio? È tratto da un film molto famoso e vincitore di diversi premi. È interpretato a teatro da giovani attori. Anche lo stesso regista aveva espresso timori a riguardo. Giampiero Solari aveva infatti dichiarato: «inizialmente mi aveva spaventato l’idea di portare il film a teatro. Ma sono bastate poche prove per vedere la meraviglia del “teatro del teatro”». Ed è stato così. Mi sono ricreduta subito.

Faccio un attimo una pausa. Devo essere onesta. Vi racconto il mio parere sulla prima parte di Shakespeare in Love. Perché ho visto la prima parte? Perché essendoci il pienone, lo spettacolo è iniziato nettamente più tardi, file su file a ritirare/acquistare i biglietti, entrare in sala e accomodarsi… Di conseguenza, temendo qualche anticipo dello sciopero previsto a Roma il giorno prima, alla pausa, sono uscita. Ebbene sì. Senza voltarmi indietro, sono andata via. Sapevo di essere in torto. Mi sono sentita tanto in colpa. Ma mettetevi un attimo nei panni di una ragazza che deve raggiungere la metro e arrivare a Tiburtina, con la paura di perdere l’ultima metro (giovedì chiude alle 23:30).

Ad ogni modo, mi è piaciuto davvero molto Shakespeare in Love. A tratti è come vedere il meraviglioso film, interpretato da Joseph Fiennes, Gwyneth Paltrow. Dopo però lo show segue le regole teatrali, dalla presenza scenica alla recitazione. Mi ha sorpreso piacevolmente ascoltare il tono di voce, tipicamente marcato da teatro, utilizzato da tutti gli attori. Nessuna cadenza particolarmente percepita. Ma una dizione quasi perfetta.

Un’altra piacevole sorpresa sono state le scenografie, i visual e l’accompagnamento musicale live. Molto bella infatti è la ricostruzione elisabettiana del teatro.

Per quanto riguarda i protagonisti, bisogna ammettere che Lucia Lavia (Viola De Lessps/Thomas Kent) è una spanna sopra rispetto Marco De Gaudio (Will Shakespeare). L’attrice è davvero brava. Non cade mai nella macchietta quando interpreta Thomas Kent. Mai banale quando veste i panni della nobildonna Viola De Lessps. Marco De Gaudio, accanto a lei, sembra quasi un personaggio secondario. Eppure indossa le vesti di un poeta immenso.

Nel complesso, e considerando la prima parte, Shakespeare in Love è uno spettacolo avvincente e romantico. Il fil rouge dello spettacolo è il leitmotiv della poesia di Will Shakespeare. Può un’opera teatrale mostrarci la vera natura dell’Amore? Ebbene sì. E lo vedrete con i vostri occhi e lo udirete con le vostre orecchie andando al teatro Brancaccio.

Vi consiglio vivamente di andare a vedere Shakespeare in Love al teatro Brancaccio. E vi prego, raccontatemi la seconda parte dello spettacolo.

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