Giudizio Universale, in scena all’Auditorium della Conciliazione a Roma, è uno spettacolo incredibile. Solo così si può definire. C’è tutto.
Teatro con la recitazione. Danza con un corpo di ballo. Musica con la colonna sonora che accompagna tutto lo show. C’è l’apporto del multimediale perché ci sono delle proiezioni dell’opera più bella che l’arte e la storia dell’uomo abbia mai ricevuto.
Quindi come definire Giudizio Universale? Non saprei. Giudizio Universale è totalizzante. Bellissimo.
Il soffitto e le pareti diventano uno schermo a 270 gradi e l’Auditorium si trasforma in un’opera d’arte tangibile, visivamente potente. L’unica cosa che non ho gradito è l’uso delle voci registrate e fuori campo. Tuttavia, è impossibile fare altrimenti per la buona riuscita di uno show come questo.
È uno spettacolo dal naso all’insù. Sul soffitto e sulle pareti, dicevo, vengono proiettati ingrandimenti dell’affresco di Michelangelo Buonarroti. L’artista tra il 1535 e il 1541, su commissione di Papa Clemente VII, realizzò una delle opere più viste e apprezzate al mondo. E oggi, abbiamo la possibilità di vederla. Più viva che mai.
In alcuni momenti sono gli spazi della Cappella Sistina che coincidono con le pareti e il soffitto. In altri questi diventano un cielo stellato. O uno scenario dove le immagini degli affreschi si staccano e prendono una vita propria, si animano e fluttuano.
In Giudizio Universale, il cast è ricco di artisti famosi. Susan Sarandon è la voce della Bibbia. L’attrice ha dichiarato: «sono felice, come artista e come donna, di dare la mia voce a questo spettacolo che in modo nuovo e potente vuole parlare, attraverso la storia della Cappella Sistina, di come l’arte e la bellezza uniscano i popoli e le culture, portando pace».
Ad arrangiare e interpretare il main theme song originale è stato Sting. L’artista ha dichiarato: «Quando ho visto la Cappella Sistina sono rimasto folgorato dal genio di Michelangelo. Fare una “colonna sonora” di una simile visione è un’esperienza mistica. Questo spettacolo mi ha permesso di spingermi in un ambito per me inedito e di lavorare con artisti incredibili. Uno show di questo tipo è possibile solo grazie alla spinta creativa di un team di eccellenze. Sono onorato di essere parte di un progetto così straordinario che offre l’esperienza senza precedenti di uno dei luoghi più spettacolari del mondo».
Lo show, con repliche in italiano e in inglese, si avvale anche del contributo di Pierfrancesco Favino che dà la voce a Michelangelo, in entrambe le versioni. L’attore ha dichiarato: «siamo circondati dalla bellezza. Abbiamo questa enorme fortuna ed è assurdo quanto spesso ce ne scordiamo. Quando c’è la possibilità di partecipare a qualcosa che riesce a dare voce, luce a questa bellezza che abbiamo tutto intorno, non possiamo che inorgoglirci».
La regia dello show è Marco Balich, che è stato direttore artistico e produttore di Cerimonie Olimpiche, da Torino 2006 a Rio 2016. La co-regia di “Giudizio Universale” è di Lulu Helbek – già direttore creativo di importanti produzioni Balich Worldwide Shows. Quest’ultimo ha dichiarato: «Giudizio Universale è uno show in cui lo spettatore è avvolto da ogni dove. Arriva dopo anni di sperimentazione per cercare di regalare un’emozione, per creare una nuova esperienza sensoriale ed estetica. Tutti gli elementi, corpi, luci, video, si fondono, e immergono lo spettatore in una trasformazione continua del linguaggio teatrale».
La supervisione teatrale è stata affidata a Gabriele Vacis, figura di riferimento nel panorama artistico europeo. E afferma: «La Cappella Sistina è un totem della nostra cultura, una sorta di Aleph. Un luogo in cui lo spazio e il tempo si riconciliano nello sguardo umano. Un posto dove tutte le storie degli uomini si addensano in un’esperienza di visione. Il lavoro alla nostra narrazione della Cappella Sistina è iniziato più di quattro anni fa e ha richiesto il contributo di decine di artisti, tecnici esperti delle più diverse discipline. È il nostro piccolo respiro che va ad aggiungersi a quello dei tanti che, nei secoli, hanno edificato la Cappella Sistina».
Al momento lo show è programmato per un intero anno. Quindi ritagliatevi un’ora della vostra giornata per assistere a questo incredibile opera. Si tratta di 60 minuti di pura arte e bellezza.