An education,
piccolo, romantico e drammatico racconto
An education è un film della regista danese Lone Scherfig la cui sceneggiatura è a cura del noto scrittore inglese Nick Hornby che è proprio lo scrittore dell’omonimo film. È una commedia sentimentale avvolta da un velo nero attraverso il quale il pubblico guarda assistendo ai cambiamenti di Jenny, da sedicenne, prima della classe a pantomima di donna che fuma sigarette e si veste bene.
L’impressione che si ha è che sia tutto troppo bello. Una ragazza alla soglia dei 17 anni incontra l’uomo che la protegge da tutto, che la fa divertire e che la porta a Parigi. Infatti si avvertono le prime crepe e si svelano i primi misteri.
1961, sobborgo di Twickenham, Londra. Jenny è una sedicenne intelligente, francofila e divoratrice di cultura. Ha un obiettivo, quello di essere ammessa a Oxford. Nonostante sia un’adolescente, la sua è una vita senza sfumature. Vive con un padre austero che vigilia sempre su di lei e sulla sua istruzione. Poi un incontro casuale con un affascinante e galante trentenne. David la seduce fa vacillare i suoi piani. Lei se ne innamora perdutamente. L’uomo conquista la fiducia dei genitori. Riesce a farla uscire, le compra vestiti, la porta nei jazz club, alle aste di opere d’arte e nella amata Parigi. Tutto questo le fa dubitare se sia ancora importante l’università. Ma David nasconde tanti scheletri nell’armadio.
La prima parte di An education scorre piacevolmente, la seconda sembra troppo frettolosa e fa storcere il naso. Tuttavia i protagonisti sono ben assortiti. Carey Mulligan, classe 1985, senza trucco, riesce facilmente a interpretare, convincendo, la freschezza e la purezza di una vergine. Quando indossa vestiti eleganti, pare omaggiare, senza difficoltà, Audrey Hepburn. Peter Sarsgaard veste bene i panni dell’uomo elegante, dallo sguardo che strega, consapevole di far perdere la testa alle donne, soprattutto se più giovani.
An education è una commedia senza troppe pretese. Tuttavia è un film ben curato. La visione, nel suo complesso, è godibile. Almeno per due motivi principalmente: i vestiti che indossa la Mulligan e la colonna sonora.